Le giornate internazionali del cinema Lucano – premio Maratea – Giorno 3 – Speciale Masterclass Sergio Castellitto

La terza giornata della kermesse Lucana si è aperta nella splendida cornice dell’Hotel Santavenere, con un interessante incontro tenuto ieri mattina da Sergio Castellitto. Un incontro a “tu per tu” con i giovani che vogliono avvicinarsi al mondo del cinema. Un incontro sincero a cuore aperto, in cui l’attore/ regista ha donato un po’ della sua esperienza. Ha sottolineato il privilegio di fare il mestiere dell’attore/ regista, in quanto si può continuamente giocare e divertirsi e costruire sempre personaggi e cose diverse. Si ha la possibilità di emozionarsi e di emozionare sempre vivendo vite degli altri. L’attore impara cresce e si evolve attingendo dal mondo che lo circonda, attinge esperienze, si “intossica” di emozioni, sensazioni. I suoi strumenti di lavoro sono l’immaginazione, la fantasia. Castellitto dice: ” L’attore è come un maiale di cui non si butta via niente, ogni parte è buona”. 

L’ attore è come un artigiano, come un pezzo di creta che deve essere lavorato. 

Castellitto parla anche del suo passaggio dietro  la macchina da presa. Dice che è stato un passaggio quasi automatico, sentiva l’esigenza di fare qualcosa in più. Le storie scritte da Margaret Mazzantini lo hanno spronato a capire che aveva necessità di libertà di espressione.

Per Castellitto tutto avviene nello spazio tra ” Azione!” e ” Stop!”. tutto ciò che deve accadere, accade in quello spazio di tempo, un tempo che puoi gestire e in qualche modo amministrare, sviluppare.

Sergio Castellitto racconta anche l’incontro con sua moglie, un incontro destinato di due anime che si completano. Lavorare l’uno accanto all’altro è stimolante e faticoso, ci sono scontri, incontri ma quello che poi si ottiene è l’obiettivo comune. Il confronto con sua moglie, (e dice che questa è una dote che hanno in comune tutte le donne) è importante perché hanno un punto di vista differente d’insieme che gli uomini non hanno. “Gli uomini lavorano con le cose troppo vicine, quando invece basterebbe spostarle di un passo per accorgersi del dettaglio”.

L’ultima parte dell’incontro Castellitto la dedica a chi chiede un consiglio per intraprendere nel miglior modo la carriera dell’attore: “E’ un diritto dei giovani desiderare di fare l’arte del cinema, ma è importante capire che se non ci si riesce non si può pretendere che sia colpa degli altri, il talento prima o poi viene fuori, come l’acqua che passa nei muri, come luce …emerge sempre.!

The Sun’s Smile

Raffala Anastasio