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PATATE AL FORNO FARCITE – GIUSEPPE RUOTOLO CHEF

Dopo una breve pausa ritornano le ricette goloso del nostro chef Giuseppe Ruotolo. Oggi ci aiuta a preparare un piatto sfizioso e semplice: le patate al forno farcite. 

Ecco come prepararle.

Ingredienti
1 kg di Talentine
3 cucchiai di olio evo
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
½ cucchiaino di sale
¼ cucchiaino di polvere d’aglio
¼ cucchiaino di paprika
Pepe
2 tazze di formaggio a pasta filata
2 tazze di panna acida
4-6 fette di pancetta cotta (tritata / tagliata)
Sale e pepe per il gusto

 

Iniziare perforando le patate con una forchetta in diversi punti.
Cuocere le patate per un’ora circa a 180 gradi.
Lascia raffreddare per 10-15 minuti.
In una piccola ciotola unire olio, parmigiano, sale, aglio in polvere, paprika e pepe. Mescolare bene.
Tagliare le patate a metà e aiutandovi con un cucchiaio scavarne la parte interna e metterle in una ciotola.
Aggiungere circa la meta’ del formaggio, la panna acida e la pancetta, aggiustare di sale e pepe e mescolare bene.
Spennellare la miscela di olio e parmigiano sulle parti superiori e inferiori di ciascuna pelle di patata e farcirla con il ripieno preparato in precedenza, cospargere con formaggio a pasta filata e cuocere a 200 gradi per 15/20 minuti.

 

Buon appetito

Raffaela Anastasio

The Sun’s Smile

Patate sabbiose piccanti – Giuseppe Ruotolo Chef

Le patate sabbiose piccanti sono una sfiziosa alternativa alle classiche patate al forno.

Lo chef ci spiega come prepararle.

1 kg di Talentine

1 spicchio d’aglio

q.b. di rosmarino

q.b. di aromi

70 g di pangrattato

q.b. di olio extravergine di oliva

Lavate accuratamente le patate con acqua fredda corrente per eliminare i residui di terra e poi pelatele.

Una volta private della loro buccia le patate andranno risciacquate e poi tagliate a spicchi o a cubetti.

Prendete una ciotola ben capiente ed unite gli aromi , l’aglio, il peperoncino al pangrattato ed amalgamate il tutto. In un’altra ciotola aggiungete le patate e l’olio, ungetele bene tutte a seguire cospargetele con il pangrattato aromatizzato mescolando per bene, facendo in modo che ogni spicchio o ogni cubetto sia ricoperto dal pangrattato. Cuocere nel forno preriscaldato a 180 gradi per circa 40 minuti.

Per queste notti che trascorreremo in spiaggia con gli amici, le patate sabbiose possono essere, insieme ad una birra ghiacciata artigianale, un’ottima idea per intrattenersi in attesa delle stelle cadenti ed esprimere i nostri desideri.

Buon appetito!

Raffaela Anastasio

The Sun’ s Smile

 

Le patate schiacciate e croccanti – Giuseppe Ruotolo – Chef

Un piatto in cui le mamme e le nonne napoletane sono delle vere maestre. 

Le patate al forno sono sicuramente il contorno preferito da adulti e bambini. Una specialità delle mamme e le nonne napoletane che le sanno fare cosi dorate e croccanti da renderle un contorno fisso nei pranzi domenicali in famiglia. Ma sapete quali sono tutti i trucchi e i segreti che fanno la differenza? 

Il nostro Chef Giuseppe Ruotolo ci spiega come prepararle.

 

 

 

Patate schiacciate e croccanti

Ingredienti
Talentine 1kg
2 spicchi d’aglio tritati
1 cucchiaino di rosmarino essiccato
1 cucchiaino di timo essiccato
Sale e pepe
2 cucchiai di olio d’oliva
prezzemolo per guarnire

Preriscaldare il forno a 200gradi.
Lessare le patate in acqua salata fino a quando saranno morbide e una forchetta può facilmente bucarla. Scolare e tamponare le patate a secco con un tovagliolo di carta.
Disporre le patate su una teglia da forno condirle con aglio, rosmarino, timo, sale, pepe e olio.
Prendere una forchetta e premere con attenzione su ogni patata fino a quando non sara’ appiattita ma avendo cura di lasciarla unita.
Spostare le patate su una teglia in modo che non si tocchino. Cuocere per 20-25 minuti, fino a quando le patate saranno croccanti e leggermente dorate. Guarnisci con prezzemolo se vuoi. Servire immediatamente

 

Buon appetito

The Sun’s Smile

 

 

Rosti di patate – Giuseppe Ruotolo Chef

Oggi Il nostro Chef ci porta in Svizzera a scoprire un buonissimo piatto. I Rosti di patate.

Originariamente i contadini del canton Berna lo mangiavano per colazione; ora è diffuso in tutto il paese al punto da essere considerato uno dei piatti nazionali. Viene solitamente servito come contorno.

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Rösti

Ora vediamo come si preparano i Rosti di patate.

 

 

Rosti di patate

Ingredienti
5/6 Talentine di numero
rosmarino fresco
sale e pepe q.b.
olio extra vergine d’oliva q.b.

Lavate le Talentine scegliete voi se pelarle poi grattugiatele con una grattugia a fori larghi direttamente su un canovaccio pulito.
Asciugatele leggermente e poi mettetele in una ciotolina e conditele con sale, pepe e rosmarino tagliuzzato.
Riscaldate una padella antiaderente con un cucchiaio di olio e formate i rosti ponendo i coppapasta internamente unti con l’olio sulla padella e riempendoli con due cucchiai di patate e poi pressando con il dorso del cucchiaio.
Dopo 2 minuti togliete i coppapasta e continuate a cuocere i rosti a fiamma medio-bassa finchè non saranno dorati per poi girarli con una spatola e ultimare la cottura dall’altro lato.
Asciugate i rosti su carta assorbente e serviteli con un buon dressing allo yogurt.
Se non avete i coppapasta prendete un po’ di patate con le mani, cercate di compattarle dandogli una forma piatta e poi cuocetele in padella come da ricetta, girandole per ultimare la cottura una volta ben dorate.
Per la cottura al forno, ponete i rosti su una teglia foderata con carta forno unta con olio. Cuocete in forno preriscaldato ventilato a 180°, per 15-20 minuti finchè non saranno ben dorati, girandoli a metà cottura e alzando la temperatura a 220° per dorarli ancora di più verso la fine.

 

 

Buon appetito

Raffaela Anastasio

The Sun’s Smile

Pasta, patate e provola – Giuseppe Ruotolo – Chef

Oggi il nostro Chef Giuseppe Ruotolo ci aiuta a preparare la pasta e patate con provola, uno tra i principali piatti della tradizione culinaria partenopea.

Questa pietanza dalle origini umili e povere si è diffusa nel Regno di Napoli nel XVII secolo. In questo periodo le patate ed i pomodori, essendo prodotti poco costosi, erano gli ingredienti prediletti dalle massaie che li utilizzavano nelle loro ricette semplici e nutrienti: tra queste c’era la pasta e patate. Questa pietanza, infatti, nascendo dall’unione di due carboidrati era ottima sia per suo il potere saziante che per la sua bontà. Anticamente, in questo piatto veniva usata la scorza di parmigiano per recuperare gli avanzi di alcuni alimenti. Oggi le varianti della pasta e patate sono molte ma la versione tradizionale vuole che sia preparata con la pasta mista (un tempo si mettevano insieme gli avanzi dei diversi formati di pasta disponibili in casa) e non deve essere assolutamente brodosa: deve essere “azzeccata” (come dicono i napoletani).

http://www.napolitoday.it/cucina/pasta-e-patate-ricetta-tradizionale.html

Alcune trattorie popolari di Napoli, per attestare l’originalità della ricetta della pietanza, ancora oggi fanno la prova del piatto rovesciato: i camerieri rovesciano il piatto di pasta e patate e se questa non si stacca dal piatto finendo a terra allora è realmente doc! Oggi, la ricetta tradizionale è stata comunque rivisitata: c’è chi la prepara “in bianco” senza pomodori e senza aggiungere di altri ingredienti, c’è chi, invece, aggiunge la provola.

Ora è il momento di gustarla ecco la ricetta dello Chef.

 

Pasta, patate e provola

Ingredienti per 4 persone
320 g di pasta mista corta di Gragnano trafilata a bronzo
800 g Talentine
40 g di EVO
200 g di provola
100 g di pancetta
sei pomodorini del piennolo solo per dare colore
tre foglie di basilico
una costa di sedano
una cipolla bianca
uno spicchio di aglio
parmigiano reggiano q.b.
pepe nero q.b.
sale q.b.

Soffriggere in una pentola piuttosto profonda ed in olio EVO la cipolla tagliata finemente con il sedano e l’aglio tritato. Far imbiondire avendo cura di non bruciare la cipolla, aggiungere le patate precedentemente tagliate a tocchetti, non troppo grandi ma neanche troppo piccoli perché non perdano di consistenza.
Aggiungere la pancetta tagliata a sua volta a tocchetti. Far cuocere per qualche minuto facendo attenzione che non si attacchi nulla al fondo della pentola. A metà cottura delle patate aggiungere i pomodorini tagliati a pezzi che serviranno solo per dare un po’ di colore al piatto, sale, pepe e continuare la cottura mescolando.
Aggiungere le foglie di basilico spezzettate. Quando le patate saranno cotte aggiungere l’acqua per la cottura della pasta. Sarà opportuno versarne un piccolo quantitativo, aggiungendone altra se e’ il caso. Portare ad ebollizione ed aggiungere, ove necessario, un altro po’ di sale. Buttare la pasta e portare a cottura sempre mescolando. Spegnere il fuoco quando la pasta e’ ancora al dente, aggiungere la provola tagliata a tocchetti e mescolare fino a che sarà sciolta. Aggiungere il parmigiano e servire irrorando con un filo di EVO.

Buon Appetito!

Raffaela Anastasio

The Sun’s Smile

 

 

Gli Gnocchi di patate – Giuseppe Ruotolo Chef

 

Chi non ha mai mangiato gli gnocchi almeno una volta nella vita?

Devo dire che gli gnocchi alla sorrentina è uno dei miei piatti preferiti

 

Gli gnocchi sono uno dei piatti più conosciuti al mondo, preparati in tutte le regioni d’Italia, non solo quelle meridionali. Sono davvero molto semplici da preparare in casa e si adattano facilmente ad ogni tipo di condimento, a seconda dei gusti. Ci sono diverse varianti: quelli con la farina di frumento, di riso, di semola, con le patate, il pane secco, il semolino, con la farina di mais e persino con la zucca!

http://www.vesuviolive.it/cultura-napoletana/48103-storia-ed-origini-degli-gnocchi-patate/

I più conosciuti e apprezzati però sono senza dubbio quelli di patate. Hanno origini molto antiche, che risalgono al XVI secolo, periodo in cui ebbe inizio l’importazione delle patate dall’America. Ai sorrentini si deve l’invenzione di questa gustosa ricetta che oggi delizia il palato di mezza Italia e non solo!

Presso la corte sforzesca, in occasione dei banchetti di nozze e/o dei festeggiamenti per le vittorie militari, erano conosciuti sotto il nome di “zanzarelli”. La preparazione era abbastanza diversa da quella odierna: si usava la mollica di pane, le mandorle tritate, il latte ed il cacio lodigiano. Spesso, all’impasto, venivano aggiunti spinaci in modo da cambiarne il colore ed il sapore ed in questo modo il brodo in cui venivano cotti diventava dorato. Tutto ciò era simbolo di ricchezza della casa.
Nel Seicento erano chiamati “malfatti”: la ricetta prevedeva l’utilizzo dell’acqua, delle uova e della farina invece delle mandorle e del pane.
A Roma, secondo la tradizione, venivano cucinati di giovedì: un detto popolare diceva così: “Giovedì gnocchi, Venerdi pesce (o anche “ceci e baccalà”), Sabato Trippa”. Al Sud invece, soprattutto in Campania, venivano preparati di domenica. Dal 1880 in poi quasi tutte le varianti degli gnocchi scomparvero, ad accezione di quelli di patate, che venivano preparati in tutte le regioni d’Italia.

Ma adesso vediamo come prepararli.

Buon appetito!

 

Gnocchi di patate

Ingredienti
1 kg Talentina
300 gr di farina
1 uovo

Portate a bollore con abbondate acqua fredda le e patate con la buccia. Quando risulteranno morbide alla prova forchetta, scolatele, pelatele e schiacciatele, aggiungete al centro il sale, l’uovo ben sbattuto e la farina.
Gli gnocchi di patate vanno impastati pochissimo, giusto il tempo di assemblaggio degli ingredienti, possibilmente quando le patate sono ancora tiepide, non bollenti, il calore favorisce l’assemblaggio. Formate quindi rapidamente una palla e assolutamente non aggiungete farina!
Tagliate un pezzo di impasto, realizzate dei filoncini dello spessore di un mignolo senza aggiungere farina, nel caso dovesse attaccare, spolveratevi solo le mani. Affettate il filoncino ogni 2 cm, in modo da ottenere dei piccoli cilindri, servitevi quindi di un arriccia gnocchi precedentemente infarinato nelle fessure. Fate scivolare il vostro gnocchetto sulla parte interna dell’attrezzo pressando leggermente con il dito indice (in mancanza dell’arriccia gnocchi potete utilizzare una forchetta), lasciate riposare all’aria per circa 20 -30 minuti. La cottura va fatta in una pentola grande e spaziosa con abbondate acqua e sale grosso, sono pronti quando salgono completamente in superficie.

Scolateli con un mestolo forato inserendoli man mano direttamente nella padella dove avete precedentemente preparato il condimento. Evitate di scolarli nello scolapasta, rischiereste di ammassarli rovinandone la forma. Mantecateli a fiamma alta per qualche minuto ancora e servite ben caldi.

 

 

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

Le ricette di Giuseppe Ruotolo Chef – I crocchè di patate

Secondo alcuni storici, i “panzarotti” deriverebbero dalle “croquettes di patate”, un piatto nobile della Francia angioina dell’XVIII secolo. I napoletani lo avrebbero, poi, trasformato in un cibo da gustare in strada e venduto nel “cuoppo fritto”. ( un cono di carta con all’interno un misto di frittura).

Oggi si gustano durante gli aperitivi accompagnati da un buon bicchiere di vino meglio se un rosso frizzante Gragnano “Nobiltà” dell’azienda vinicola Del Sannio.

A Napoli sono chiamanti anche “panzarotti”, forse per via della loro forma panciuta: ricordano, infatti, una “panza” morbida e tonda.

Le origini di questa polpetta fritta realizzata con patate e uovo dividono gli storici ancora oggi. C’è chi sostiene che i crocchè abbiano un’origine francese, come può far intuire il nome: deriverebbero dalle croquettes di patate della Francia angioina dell’XVIII secolo, un piatto particolarmente apprezzato dal re e dalla sua corte. Le prime ricette scritte risalirebbero, infatti, a un trattato del 1798, “Il Trattato delle patate ad uso di cibo” di Antoine Augusten Parmentier, nutrizionista alla corte del re Luigi XVI. Nel trattato si voleva rivalorizzare l’uso del tubero, allora considerato un cibo estremamente povero da dare in pasto ad animali o da mangiare in periodo di carestia. A confermare questa tesi sarebbero altre ricette d’oltralpe lasciate in eredità dagli Angioini alla cucina napoletana: tra queste ricordiamo il gateau di patate francese, argomento della ricetta pubblicata la scorsa settimana.

Secondo altre fonti, invece, il crocchè di patate sarebbe stato portato a Napoli dai conquistatori spagnoli, e avrebbe come antenato la “croquetas de jambon”. La ricetta spagnola sarebbe stata, poi, negli anni rivisitata dalle famiglie più umili napoletane che avrebbero sostituito alcuni ingredienti presenti nella ricetta originaria (il latte, il prosciutto e le uova) con le patate, il sale, il pepe e il prezzemolo. Tutti gli altri ingredienti quali uova, parmigiano per amalgamare, pan grattato per impanare e fior di latte per farcire, sarebbero stati aggiunti solo successivamente.
Che sia vera la prima o la seconda tesi non c’è dato sapere. Ma una cosa è certa: i crocchè sono di nobili origini, gustasti dal re e dalla sua corte seduti comodamente a tavola. I napoletani hanno, poi, trasformato questo cibo in uno stuzzichino sfizioso da mangiare passeggiando per strada, insieme ad altri fritti, all’interno del famoso “cuoppo fritto”, emblema dello street food partenopeo.

Il “panzerottaro” attirava l’attenzione dei passanti gridando “Fa marenna, fa marenna! Te ne magne ciento dint’ ‘a nu sciuscio ‘e viento” (“Fai merenda, fai merenda! Te ne mangi cento in un soffio di vento”). Tutt’oggi è possibile gustarli nelle friggitorie che affollano il centro storico della città.

(fonte per tradizioni storiche http://www.napolitoday.it/cucina/crocche-di-patate-ricetta-storia.html)

E’ ora di imparare come si prepara una buona crocchetta di patate, un buon panzerotto napoletano con le indicazioni del nostro Chef

Crocche’ di patate

Ingredienti

1 kg Talentine
2 Uova Intere
2 Albumi
100 g Mozzarella (asciutta)
q.b. Prezzemolo
2 cucchiai Pecorino
2 cucchiai Parmigiano Reggiano
q.b. Sale
q.b. Pepe
q.b. Pangrattato
q.b. Farina
q.b. Olio Di Semi Di Arachide

Procedimento

Lessate le patate con tutta la buccia, scolatele, sbucciatele e schiacciatele in una ciotola capiente con uno schiacciapatate. Lasciate raffreddare.
Condite le patate con il sale, il pepe, il prezzemolo tritato e il formaggio grattugiato. Unite due uova e amalgamare il tutto fino ad ottenere un composto morbido e senza grumi. Tagliate la mozzarella a listarelle e tenetela da parte (la mozzarella deve essere asciutta, quindi se utilizzare mozzarella fresca, fate sgocciolare tutto il latte).
Prelevate dell’impasto e sistematelo nel palmo di una mano, formando un incavo nel mezzo. Farcite con la mozzarella e chiudete il crocchè aiutandovi con l’altro mano, fino a formare un cilindro.
Prendete tre piatti fondi, in uno sbattete gli albumi, in un altro mettete la farina e nell’ultimo il pangrattato. Passate ogni crocchè prima nella farina, poi nell’albume ed infine nel pangrattato.
Sistemateli in un vassoio e riponeteli in frigo per circa 2-3 ore.
A questo punto si può procedere alla cottura. L’olio deve essere bollente, circa 160° ed è preferibile friggere pochi pezzi alla volta per evitare che la temperatura dell’olio si abbassi troppo. Friggete i crocchè fino a quando non saranno belli dorati. Scolateli e disponeteli sulla carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Condite con un pizzico di sale e serviteli ben caldi.

 

Le Talentine

in vendita in tutti i Conad

 

Buon appetito

 

Le ricette di Giuseppe Ruotolo Chef

The Sun’s Smile inizia una nuova collaborazione con il giovane chef napoletano Giuseppe Ruotolo, che ci condurrà nel mondo di curiose e saporite ricette, il cui ingrediente principale saranno le patate, ma non delle patate qualunque ma le Talentine, patate a polpa soda adatte a tutte le categorie di consumatori, possibile trovarle ed acquistarle in tutti i supermercati Conad.

Direi che non c’è modo migliore di iniziare con il buonissimo “gateau di patate”.
Il gateau di patate (italianizzato “gattò”) è un piatto tipico della cucina partenopea, una vera icona culinaria di cui ogni famiglia ha sua ricetta. Il termine francese significa torta, e, in italiano, indica una sorta di sformato.
Secondo quanto si narra, il gateau fu un piatto creato per il banchetto di nozze della regina Maria Carolina, figlia di Maria Teresa Lorena-Asburgo, moglie di Ferdinando I Borbone, nel 1768.
La nuova Regina introdusse nella capitale il gusto francese e la consuetudine di affidare il servizio di cucina ai “monsieurs” (termine “corrotto” in “monzu'” dai napoletani). Proprio questi cuochi crearono il particolare sformato per il banchetto regale.
Nonostante questo, il “gattò” è da ritenersi a tutti gli effetti un piatto napoletano, creato a Napoli, utilizzando ingredienti tipici della cucina partenopea, fatta eccezione per il burro (più tipico della cucina nordica).

 http://www.napolitoday.it/cronaca/gateau-di-patate-origini.html

In quegli stessi anni “Napoli – si legge su Wikipedia – divenne luogo di confronto delle grandi cucine europee e nell’arco di pochi decenni, assunsero denominazioni francesi anche altre tradizionali pietanze partenopee e sicule come il crocchè e il ragù”.

Ma ora siamo pronti per metterci ai fornelli.

Gateau di patate Napoletano

 

Ingredienti per 8 porzioni:

Talentine 1kg
Burro 50 gr
uova 2
prosciutto cotto 100 gr
salame napoli a listarelle 70 gr
provolone piccante 150 gr
mozzarella fior di latte a cubetti 100 gr
parmigiano grattugiato 5-6 cucchiai
sale
pepe
noce moscata
pangrattato per ricoprire
fiocchetti di burro

Lavate le patate, mettetele in una pentola e copritele con acqua fredda,
portate l’acqua ad ebollizione e lasciatele.
Le patate saranno cotte quando riuscirete ad infilzarle con una forchetta.
Scolatele, spellatele e schiacciatele con lo schiacciapatate.
Aggiungete il burro a pezzetti, il sale e il pepe e mescolate fino a quando il burro non si sarà sciolto. A questo punto aggiungete le uova e poi il prosciutto, il salame e il provolone piccante a pezzetti.
Insaporite con il formaggio grattugiato e con una grattugiata di noce moscata.
Prendete una teglia, ungetela con del burro e infarinatela con del pangrattato.
Versate il gateau di patate nella teglia e livellatelo con un cucchiaio.
Ricoprite la superficie del gateau con del pangrattato e aggiungete dei fiocchetti di burro.
Infornate in forno caldo a 180 C per 40 minuti circa.
Quando il gateau sarà dorato in superficie potrete sfornarlo.
Lasciate intiepidire per 20 minuti circa prima di servirlo.

 

Buon appettito.

The Sun’s Smile

TUTTOFOOD – 2017

TUTTOFOOD la fiera internazionale  dedicata al food & beverage organizzata da Fiera Milano, si svolgerà dal 8 al 11 maggio 2017. In sole 5 edizioni è diventato il palcoscenico ideale per presentare i propri prodotti al mercato nazionale ed internazionale.

Un grande hub che coniuga conoscenza e business declinandoli nelle risposte più efficaci per ciascuna tipologia di visitatore professionale. È l’identikit di successo di TUTTOFOOD 2017.

Un successo che è nei numeri e nei fatti: i 2.850 espositori registrati a oggi, dei quali oltre 500 esteri (+10%), consolidano i 2.800 dell’edizione record di EXPO 2015, eguagliata anche nella superficie espositiva con 180mila mq lordi. E sono più di 3.150 i buyer profilati dall’Italia e dall’estero, con le delegazioni più numerose provenienti, nell’ordine, da USA, Canada, Sud America, Germania e Paesi del Golfo.

Il concetto espositivo di TUTTOFOOD 2017 va al di là della manifestazione fieristica per diventare un catalizzatore delle risorse e delle energie dell’intero settore, aggregando dalle associazioni confindustriali e di categoria al mondo accademico, da esperti e influencer a chef stellati, e integrando in modo complementare momenti espositivi altamente specializzati.Tanti appuntamenti specializzati sotto lo stesso tetto.È il caso di Spazio Nutrizione, il più importante evento in Italia dedicato alla discussione scientifica sull’alimentazione si terrà quest’anno al Centro Congressi Stella Polare. Un programma di convegni e corsi realizzati da Akesios in collaborazione con autorevoli società medico-scientifiche e con il patrocinio di ben 6 università, che porterà in fiera nuove figure come medici, nutrizionisti, dietisti, operatori del benessere, personal trainer e farmacisti e che sarà completata dall’area espositiva TUTTOHEALTH dedicata ai cibi funzionali. Quest’anno per la prima volta Spazio Nutrizione avrà il patrocinio del Ministero della Salute.

Saranno presenti a Tuttofood 2017, alcune delle eccellenze dei prodotti campani.

 

Sarà presente in fiera la Crisps4all, una varietà di patate da seme olandese, di cui è  proprietaria la multinazionale HZPC. In Italia, gestore del marchio Crisps4all è l’organizzazione produttori  Campania Patate.

La società Campania Patate in collaborazione con una nota azienda oleificia, per dare più risalto al prodotto, ha selezionato una qualità di olio “alto oleico”, per garantire una frittura più sana. All’interno dello stand si avrà la possibilità di degustare i prodotti sopra indicati preparati da noti chef.

Inoltre “La compagnia italiana sali”, http://www.compagniaitalianasali.it/ metterà a disposizione i suoi sali iodati a completamento della sana degustazione. Il sale “Essenziale” sarà protagonista con il 50% di sodio in meno,“per un gusto ancora più croccante”.

Tuttofood

8 – 11 Maggio

Crisps4all

http://www.crisps4all.it/chi-siamo/

Padiglione 6 – stand K22

Milano

Per maggiori informazioni: www.tuttofood.it

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio