Il profumo di quel mosto selvatico

“Il vino eleva l’anima e i pensieri, e le inquietudini si allontanano dal cuore dell’uomo.” Così Pindaro, poeta greco, dedicava il suo pensiero al vino.

Ho salutato da qualche giorno l’estate con l’ultimo tramonto a Venezia e ho dato il benvenuto all’autunno che non ha tardato a presentarsi con qualche pioggia e la sua aria frizzantina.

Tutto in pieno movimento, ti ritrovi a girare come una trottola e non ti accorgi che il tempo ti sfugge e inevitabilmente la vita. Allora bisogna fermarsi e dedicarsi del tempo. Un giorno qualsiasi o magari durante il fine settimana stappo una profumata bottiglia di vino, non uno qualsiasi, il mio preferito è L’Amarone di Valpolicella, gentilmente fornito da mia madre, sommelier.

Ormai è un rito. Prendo la bottiglia dalla mia piccola cantina, con l’apribottiglie estraggo il tappo come il più esperto dei sommelier, lo annuso, e verso il contenuto nel mio “balloon”. Il profumo non tarda a raggiungere i miei sensi. Continua a leggere