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Visto per Voi – La parrucchiera

Stefano Incerti si trova alla regia del suo ottavo lungometraggio. La parrucchiera è un racconto molto semplice, che prende spunto da una storia vera.

Rosa è una parrucchiera che lavora da anni nel negozio di Patrizia e Lello. Quest’ultimo mostra un attaccamento morboso alla donna e tenta di farle violenza. Rosa esasperata, decide di lasciare il lavoro.

Rosa, ragazza madre, con il sostegno delle sue amiche e della sua “fiamma” Salvatore, decide di aprire         un’ attività tutta sua. Osteggiata dalla sua vecchia amica e dal suo pupillo Kevin, un’ex bambino prodigio, indebitata con un’usuraia e senza speranza, decide di offrire alle sue clienti il taglio di capelli gratis contro la crisi. Questa operazione attirerà l’interesse di una televisione locale. Proprio quando le cose sembrano andare per il meglio…tutto cambia.

Incerti si trova alla regia del suo ottavo lungometraggio.

In primo piano il film racconta la forza delle donne e la loro tenacia nel rialzarsi e combattere, innanzi alle problematiche di una città che sembra essere ancor di più, in questo film, quella cantata da Pino Daniele, la Napoli dai mille colori e dalle mille paure.

Tre donne, una transessuale, dal carattere molto diverso, pronte a rimboccarsi le maniche e a riprendere in mano la propria vita.

Un film ricco di colori, di musica, di folclore tipico napoletano e sfugge ad ogni incasellamento di genere.

All’uscita della sala un punto su cui riflettere: in un mondo pieno di contraddizioni e difficoltà, l’unica chiave per dare colore alla vita, è la collaborazione, l’accoglienza, un sorriso come quello di Rosa, provando così a cambiare lo stato delle cose.

Un cast ricco quello della parrucchiera:

Pina Turco, Cristina Donadio, Lucianna Falco, Stefania Zambrano, Massimiliano Gallo, Tony Tammaro.

Costumi e fotografia degne di nota.

La parrucchiera dal 6 Aprile al cinema.

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

Visto per Voi – Il Permesso – 48 ore fuori

Quattro detenuti del carcere di Civitavecchia, ottengono un permesso di 48 ore, tempo breve per chi fuori deve sistemare una vita di errori. Le 48 ore sono dense di avvenimenti e pericoli, durante le quali si consumano, vendette, si fanno bilanci, si cerca il riscatto, si cercano i sogni perduti, si insegue una speranza.

Il permesso – 48 ore fuori, film scritto con Giancarlo De Cataldo anche autore del soggetto, e Roberto Jannone, diretto ed interpretato da Claudio Amendola.

Le quattro vite dei personaggi sono diverse per età, estrazione sociale,  e per il loro passato.

Donato, Luca Argentero, un pugile sconfitto dalla vita, carattere oscuro e violento. Dedica le sue 48 ore alla ricerca della moglie, costretta a prostituirsi, da uomini che facevano parte del suo giro prima che lui finisse in galera, ma si troverà a doverla vendicare.

Claudio Amendola è Luigi, un uomo stanco, provato, che vorrebbe godersi il suo permesso di due giorni come un pensionato qualunque, ma si trova costretto a tirare fuori dai guai il figlio ventenne (Simone Liberati).

Valentina Bellè è Rossana, ragazza dell’alta borghesia finita in prigione dopo essere stata trovata in possesso di dieci chili di cocaina, viziata, fragile e ribelle, ha un rapporto conflittuale con la madre. Con la sua storia si intreccia quella di Angelo,

Giacomo Ferrara, giovane arrestato dopo una rapina ad un benzinaio. In prigione si sta specializzando in “giardinaggio” e, scontata la pena, vorrebbe aprire una cooperativa, con i suoi amici, i quali invece gli propongono una nuova rapina. L’incontro fra Rossana e Angelo, sarà risolutivo per entrambi.

Claudio Amendola per la seconda volta dietro la macchina da presa, racconta le vite dei quattro personaggi che seppur molto diverse tra loro, sono unite da un unico filo conduttore: L’amore.

Bellè e Ferrara, ci regalano la freschezza della loro giovane età, e la consapevolezza di poter ancora amare, anche se la loro estrazione sociale è differente.

Amendola è sempre una sicurezza sullo schermo, la sua professionalità è quella che siamo abituati a vedere da sempre ed è quella che apprezziamo e ci aspettiamo. Luca Argentero in questo film non ha molte battute, ma ciò che parla di lui e della sua storia è il suo corpo pieno di cicatrici,  i suoi muscoli tesi, il suo sguardo, triste, malinconico. In questo ruolo Argentero è una sorprendente scoperta, si allontana totalmente dall’ Argentero che siamo abituati a vedere, sorridente, pulito, e porta sullo schermo un uomo incazzato ed innamorato della propria donna con la quale ha vissuto l’unico momento di felicità.

Un film fatto con passione, con dedizione, con lealtà. Un film per il quale ci piace andare al cinema.

Il Permesso   – 48 ore fuori dal 30 Marzo al cinema.

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio