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Letto per Voi – Le notti bianche

Il racconto si articola in quattro notti, nel corso delle quali i due si aprono l’uno all’altra.
Il protagonista si mette a nudo, emergono il suo distacco dalla realtà e il suo mondo di fantasie, mentre lei trova in lui un ascoltatore che le permette di sfogare le proprie infelicità private.
 La giovane donna racconta che vive sotto il controllo di una nonna anziana e dispotica, una donna completamente cieca che esercita su di lei un controllo ossessivo, arrivando addirittura ad appuntare il proprio vestito a quello della ragazza con uno spillo.
Nasten’ka sta aspettando ormai da un anno il suo innamorato, un inquilino della nonna che, dopo la sua dichiarazione d’amore, le aveva chiesto un anno di attesa, un anno nel quale avrebbe cercato di trovare un rimedio alla povertà, senza poterle prometterle nulla.

L’anno passa, e Nasten’ka invia una lettera al ragazzo fissando un incontro per la notte. Ma l’incontro non avrà luogo.
Quindi si ripromette di dimenticarlo, ma non riesce nell’intento, e anche in lei sembra fiorire lo stesso sentimento provato dal sognatore.
La situazione però cambia all’improvviso, quando l’uomo, che non aveva dimenticato Nasten’ka, si reca all’appuntamento, la quarta notte.
La ragazza si getta fra le sue braccia, e il protagonista comprende all’improvviso che quello che ha vissuto era poco più di una illusione.
Scivolerà nuovamente nel suo rifugio interiore, nella solitudine dei sogni.

Il romanzo di Dostoevskij – ha conosciuto nel tempo diversi adattamenti teatrali e cinematografici. 
Fra i più noti, quello di Luchino Visconti, con Marcello Mastroianni protagonista assieme a Maria Schell.

Lo stile del racconto, lineare e al tempo stesso molto sensibile ai rivolgimenti interiori dei protagonisti, raccoglie le inquietudini esistenziali degli stessi.

L’intero romanzo si snoda attraverso le parole dei due personaggi che, sotto la luce dei lampioni, si confidano a vicenda, raccontano le loro storie e condividono speranze, dubbi, amarezze, gioie, banali avvenimenti, futuri. Il sognatore rivela alla giovane e fragile ragazza la sua incapacità di vivere, di creare legami con le altre persone, di farsi strada tra la folla, di amare e sentire realmente se stesso; nel suo mondo non vi è spazio per alcun individuo se non quelli creati dalla sua fervida fantasia, ma l’incontro con la giovane donna è una speranza che possa vivere diversamente, la speranza di un futuro insieme…ma purtroppo il sognatore si ritroverà nuovamente solo, divorato dal sogno che lo rende solo e incapace di vivere.

“Invano il sognatore rovista nei suoi vecchi sogni, come fra la cenere, cercandovi una piccola scintilla per soffiarci sopra e riscaldare con il fuoco rinnovato il proprio cuore freddo, e far risorgere ciò che prima gli era così caro, che commuoveva la sua anima, che gli faceva ribollire il sangue, da strappargli le lacrime dagli occhi, così ingannandolo meravigliosamente.”

 

Simona

per The Sun’s Smile