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Visto per Voi – Ella e John

Paolo Virzi’ ci racconta di Ella e Jhon al cinema dal 18 gennaio.

Ella e Jhon (Helen Mirren e Donald Shuterland) una coppia anziana, innamorata da anni, entrambi purtroppo malati. Lei per tutta la vita dedita alla casa ed ai figli, afflitta da un cancro terminale, lui professore amante di Ernest Haminguay colpito dalla sindrome di Alzheimer. Decidono di cambiare il loro destino, quindi di non sottoporsi ad estenuanti cure, ma di partire con il loro amato camper, con cui da giovani avevano intrapreso bellissime avventure. Ora questo viaggio li porterà a ripercorrere i ricordi più belli della loro esistenza.


Le prime immagini scorrono sulle parole di Donald Trump, che riconduce lo spettatore allo periodo in cui si svolge la storia, le elezioni presidenziali.
Inizia il viaggio, attraversando l’America, quella fatta di paesaggi meravigliosi e malinconici, da Boston a Key West, passando per le riserve naturali e i tipici pub del paese,  i due rimangono perfino coinvolti in un corteo politico a favore di Trump.

 

Durante il viaggio si scoprono i personaggi, si raccontano attraverso momenti di lucidità di lui e la forza e la caparbietà di lei. L’amore puro, viene raccontato in maniera semplice, attraverso la quotidianità, attraverso momenti di collera, e antiche gelosie, segreti e rivelazioni con le quali poi dovranno fare i conti, attraverso gli sguardi e piccoli gesti nell’uno nei confronti dell’altra e viceversa.
Un film in cui non occorrono frasi ad effetto o imprese gigantesche per dimostrare l’amore, un primo piano sulle mani dei protagonisti che si stringono senza tentennamenti racconta tanto…
Un film che fa sorridere, e commuove dai primi minuti, e quel finale dignitoso e delicato, sembra quasi necessario…
Ella e John – The Leisure Seeker: Mirren e Shuterland regalano tenerezza e veridicità a questo elegante film di Virzì.

 

 

Elle e Jhon dal 18 gennaio al cinema.

Raffaela Anastasio

The Sun’s Smile

Visto per Voi – Non aver paura…è solo uno spettacolo

Un’inquietante Gianni Garko è al  Teatro Ghione dal 20 Aprile al 14 Maggio  in scena con  ” Non aver paura…è solo uno spettacolo”.

Lo spettacolo scritto da Eduardo Aldan, la versione italiana è di Franco Ferrini, diretta da Ricard Reguant.

Un viaggio attraverso le nostre paure infantili, un viaggio nel terrore. L’obiettivo del regista è quello di creare una sensazione di inquietudine e paura nello spettatore, in un luogo dove generalmente si sente al sicuro, il teatro. Un nuovo esperimento artistico, che appassiona il pubblico italiano.

Tutto parte dal 1915. Si narra che per cause ignote scoppiò un incendio in via delle fornaci, (attuale sede del teatro Ghione), che distrusse completamente il teatro. Il pubblico che era all’interno riuscì a mettersi in salvo, ma persero la vita 23 persone compresi  due membri della compagnia che si esibiva quella sera, i cui corpi non furono mai più ritrovati. Da allora questo teatro è avvolto da un incredibile mistero.

Lo spettatore entrato in sala è già parte dello spettacolo. Ad accoglierlo assistenti che indossano divise e maschere antigas, interagiscono con il pubblico con fare inquietante, e causano reazioni, a volte inaspettate. L’atmosfera è creata ad hoc, con giochi di luce soffusa, fumo e musica dai ritmi incalzanti.

Lo spettacolo si apre in maniera ufficiale quando il narratore Gianni Garko conduce lo spettatore attraverso un breve excursus sulla paura e le motivazioni per le quali proviamo questa forte sensazione. La sua spiegazione è supportata da immagini e filmati d’epoca.

“Perché a volte decidiamo di provare paura? Al parco giochi, al cinema e anche qui a teatro?… perché sappiamo di poter provare una forte emozione, di scatenare l’adrenalina, ma senza un pericolo reale”.

Tre storie : La Babysitter, la pensione, la collezione, analizzano alcune delle paure più temute.

I silenzi , i respiri, le pause, gestite dai bravissimi attori, creano la giusta suspense nello spettatore che sobbalza dalla poltrona ad ogni minimo rumore improvviso.

Il narratore, coadiuvato da effetti speciali e attraverso un sapiente uso del linguaggio scenico ( tono, volume, vibrazioni della voce) spiazza e sorprende e destabilizza il pubblico suggerendo terrore psicologico, fino ad immergerlo in un grande e spaventoso momento teatrale….tutto da scoprire.

Un esperimento teatrale ben riuscito, il pubblico esce dalla sala piacevolmente colpito e divertito.

Non aver paura…è solo uno spettacolo

al Teatro Ghione dal 20 Aprile al 14 Maggi

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

 

 

Visto per Voi – Uno Nessuno Centomila

Uno strepitoso Enrico Lo Verso, è il protagonista di ‘Uno Nessuno Centomila’, con la regia di Alessandra Pizzi, al teatro Sala Umberto  dal 20 al 30 Aprile.

Il testo di Pirandello  grazie all’adattamento di Alessandra Pizzi, anche regista, diventa racconto ad una voce. Enrico Lo Verso indossa i panni ed i dubbi di Vitangelo Moscarda, detto Gegè.
Tutto nasce da un pretesto, da un’osservazione banale che viene dall’esterno: una critica al proprio naso. Il dettaglio fisico, di per sé insignificante, acquisisce invece un significato unico ed eccezionale intorno a cui dipanare i dubbi di un’esistenza.
” Non possiamo pretendere di vederci come ci vedono gli altri”, un’affermazione ricorrente nel testo, da cui parte il tentativo di cercarsi, di trovare il proprio se.
Abbandonare i ‘centomila’, per cercare l’uno, a volte può significare fare i conti con il nessuno. Ma forse è un prezzo da pagare, pur di godere della vita.
 Un bellissimo omaggio a Luigi Pirandello, in occasione del 150esimo anniversario della sua nascita.
Enrico Lo Verso affascina il pubblico con la sua presenza in scena. Il racconto profuma di Sicilia , grazie anche alla musicalità delle inflessioni tipicamente della terra tanto cara all’autore del testo.
Enrico Lo Verso con la sua interpretazione ‘pulita’, sincera, sottolinea l’attualità di un messaggio universale, la ricerca della propria essenza, il desiderio di uscire dagli schemi imposti, dalle omologazioni; la voglia di assaporare la vita autentica, la paura di essere soli, folli, e la scoperta infine della propria unicità.
Particolarmente toccante ed emozionante il finale, in cui Enrico recita con una voce sovrapposta alla sua, durante il quale, alle sue spalle appaiono immagini di parole sovrapposte anche esse.. e le ultime battute:
” Sono figlio del caos”.
Uno Nessuno Centomila
teatro Sala Umberto dal 20 al 30 Aprile
con Enrico Lo Verso
regia di Alessandra Pizzi

https://youtu.be/4lIEya9Ql