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Visto per Voi – Adorabile nemica

Adorabile nemica, al cinema con un’immensa Shirley MacLaine e la dolcissima Amanda Seyfried, dirette da Mark Pellington.

 

Harriet è stata una fortunata donna di successo e ora si appresta a passare gli ultimi anni della sua vita. Ha sempre avuto sotto controllo ogni aspetto della sua vita e quindi decide di assegnare ad Anne Sherman, una scrittrice del posto, il compito di scrivere in anticipo il suo necrologio. Cosa non semplice per la giovane donna che sogna di pubblicare un giorno i suoi saggi. La prima stesura del necrologio non risponde alle aspettative di Harriet, e da questo le nasce l’idea di riscrivere l’intera storia della sua esistenza prima che sia troppo tardi.

La scena si apre in una grande casa, dove echeggia il silenzio, e gli sguardi di un’immensa Shirley Maclaine riempiono gli spazi vuoti.

In una scena seduta al tavolo da sola, con davanti a sé un piatto ed un calice di vino rosso, Shirley/Harriet resta immobile per qualche secondo e guarda nel vuoto. In quello sguardo tutta la solitudine della vecchiaia: lo smarrimento, la stanchezza, il silenzio, di una donna che è stata una grande donna in passato…uno sguardo così intenso, silenziosamente struggente, filo conduttore di tutta la storia.

Shirley MacLaine riesce a rappresentare un personaggio burbero, antipatico, madre anafettiva, in un’anziana forte energica e spiritosa. Nella storia si intrecciano eventi e vite diverse che danno origine a nuove amicizie…

Una storia semplice ma magistralmente interpretata e godibile, Shirley grazie a questo personaggio ci mostra meglio alcune maschere della vita che ognuno di noi porta dentro di se…. Si esce dalla sala sospirando e con qualche interrogativo a cui dare risposta…

“Faceva sentire chiunque un pezzo di merda, ma lei non pensava che fossimo pezzi di merda. Lei ci stava solo incitando a essere migliori. Ci stava allenando a vivere. Lei vedeva tutte le nostre qualità, anche quelle che noi non vedevamo.”

Adorabile Nemica al cinema

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

Visto per Voi – Whitney

A cinque anni dalla morte, l’11 febbraio 2012,  la Eagle presenta al cinema, dal 24 al 28 Aprile un film che rivive tutte le tappe e le fasi di una vita fatta di amori, scandali ed eccessi, fino al tragico epilogo, di una delle voci più potenti della storia della musica: Whitney Houston.

Un documentario composto da immagini e video inediti dell’artista. Momenti di vita quotidiana, di vita vissuta con i suoi familiari, intervallati da interviste ad amici e colleghi e bellissimi immagini dei concerti di Whitney.

Il regista Nick Broomfield ci fa conoscere più da vicino questa meravigliosa artista, tanto forte quanto immensamente fragile, e cerca di andare in profondità nella vita di Whitney per capire le cause che, da un successo stellare, l’hanno poi portata ad uno straziante declino artistico e personale.

Immagini toccanti, una voce pazzesca, gli sguardi spenti di un’artista che ha lasciato in ogni caso un segno indelebile nel panorama della musica mondiale.

Qualche dato recuperato da pagine e pagine online dedicate a  Whitney Houston.

Whitney Houston è stata una delle artiste femminili di maggior successo e nella sua carriera, ha battuto moltissimi record e scalato classifiche, anno dopo anno. I più importanti:
• Più di 190 milioni di copie vendute, fra album e singoli
• 46 settimane al numero 1 della classifica degli album più venduti
• 6 Grammy Awards
• 2 Emmy
• 31 Billboard music Awards
• 22 American Music Awards
• Tre album in contemporanea nella Top Ten della Billboard 200 per due settimane consecutive

Tra gli altri record, detiene anche il primo posto nella classifica degli artisti di colore di maggior successo insieme a Michael Jackson, e nel 2006 il Guinness dei Primati l’ha dichiarata “l’artista più premiata e famosa di tutti i tempi”.

Posso essere la mia migliore amica, ma anche la mia peggiore nemica

W.H

da non perdere

dal 24 al 28 Aprile al cinema.

 

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

Visto per Voi – Jesus Christ SuperStar

Intramontabile, inarrestabile, coinvolgente.

Jesus Christ Superstar di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, torna a Roma, al Teatro Sistina, dal 12 al 23 Aprile con il fantastico Ted Neeley, l’adattamento e la regia sono di Massimo Romeo Piparo.

Il Musical per il quale il tempo non passa, è l’opera rock più travolgente in assoluto, rinnova ad ogni rappresentazione la propria meritatissima fama, coinvolgendo ed entusiasmando il pubblico di ogni età.

Lo spettacolo si ispira alle vicende dell’ultima settimana della vita di Gesù (ingresso a Gerusalemme, il tradimento di Giuda, il processo, la condanna a morte e la crocifissione) dalla prospettiva di Giuda e dando risalto al conflitto umano tra lui e Gesù.

Nei panni di Gesù sempre il mitico e inarrestabile Ted Neeley, che già nello storico film di Norman Jewison del 1973 diede un’ impronta indelebile al suo personaggio: Ted ha sempre un forte carisma, e la sua voce è sempre potente e suadente. L’attore nella scena di Gesù al Getsemani, incanta totalmente il pubblico con il suo assolo da brividi.

Con lui un cast eccellente composto da professionisti di enorme talento, infatti riescono a trasmettere con ogni gesto, con ogni nota una carica di energia entusiasmante.

Feysal Bonciani è un tormentato Giuda, Paride Acacia e Francesco Mastroianni sono Hannas e Caifa, Simona Di Stefano è Maddalena che trasmette perfettamente l’emotività del personaggio. Un cast pazzesco che dona tutto quello che può senza risparmiarsi mai.

Contribuisce al successo di questa nuova edizione un’imponente e spettacolare l’allestimento, a partire dalla strepitosa orchestra che è parte integrante della scena, diretta dal Maestro Emanuele Friello, le bellissime scenografie di Giancarlo Muselli elaborate da Teresa Caruso, colonne, scale, impalcature, pedane a scomparsa, vengono sfruttate al massimo per dare l’idea del movimento e dello spazio.

Jesus Christ Superstar è uno spettacolo unico. E’ impressionante come dopo tanto tempo, tante repliche, dopo 21 anni, arrivi ancora sempre così diretto, forte ed intenso. Ammirare Ted Neeley ancora sul palco a 73 anni è un privilegio. Meritati alla fine dello spettacolo 10 minuti di appalusi con “standing ovation”.

Uno spettacolo che non va perso assolutamente, ogni volta è sempre un’emozione unica e diversa.

Jesus Christ SuperStar

Al teatro Sistina

Dal 12 al 23 aprile

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

 

Visto per Voi – Vieni a vivere a Napoli

In “ Vieni a vivere a Napoli” si ritorna alla piacevole forme del cortometraggio, in cui si hanno tre visioni diverse della Napoli contemporanea raccontata dai protagonisti. Tre episodi raccontati dall’occhio di tre giovani registi: Guido Lombardi, Francesco Prisco, Edoardo De Angelis

Il primo episodio, Nino e Yoyo. Nino, un portiere scansafatiche interpretato da Gianfelice Imparato, si prende cura del piccolo Chang (da lui ribattezzato Yoyo) insegnandogli i trucchi del suo mestiere e la sua filosofia di vita. Una maniera inedita di raccontare, un netto capovolgimento di ruoli.

Nel secondo episodio, Luba, si racconta la storia di una badante ucraina (Valentina Lapushova) che ha cura di un moribondo Antonio Casagrande. Luba oppressa dai comportamenti del vecchio, rimpiange la vita che conduceva un tempo, sotto i riflettori alla quale era abituata nel suo paese. La donna licenziata a causa di un errore nel fornire le medicine al vecchio, si ritroverà a vagare per Napoli in una notte piena d’incontri e di pericoli e di nuove scoperte, per poi trovare cio’ di cui aveva nostalgia, le luci della ribalta.

Magnifico Shock è l’ultimo episodio, ci racconta il mondo dei neomelodici napoletani, rappresentato da Miriam (Miriam Candurro), star della canzone partenopea alle prese con la sua carriera tra matrimoni, comunioni e interviste in radio. L’incontro con il giovane garzone del bar Caruso, un ragazzo cingalese, porterà un po’ di dolcezza nella sua vita.

Filo conduttore dei tre episodi, oltre alla presenza del bravissimo Giovanni Esposito, volto amato della commedia italiana, è ovviamente il racconto dell’integrazione di tre differenti popolazioni giunte a Napoli.

Napoli si presta ad essere città dell’accoglienza e della convivenza tra più popoli, viene raccontata con i clichè adatti alla commedia e caratterizzanti della napoletanità.

La commedia invita lo spettatore a riflettere, su quanto il mondo stia cambiando, e quanto l’integrazione di coloro i quali umilmente si spostano dal loro paese per sopravvivere a Napoli, sia fondamentale. Oserei dire che “Vieni a vivere a Napoli”, sembra essere anche una risposta ilare a chi invece vuole alzare muri e delineare confini.

Mondi diversi coesistono in questo racconto, delicato ed intelligente e leggero come l’animo all’uscita della sala dopo la visione.

Vieni a vivere a Napoli dal 23 Marzo al Cinema.

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

 

Visto per Voi – Il Permesso – 48 ore fuori

Quattro detenuti del carcere di Civitavecchia, ottengono un permesso di 48 ore, tempo breve per chi fuori deve sistemare una vita di errori. Le 48 ore sono dense di avvenimenti e pericoli, durante le quali si consumano, vendette, si fanno bilanci, si cerca il riscatto, si cercano i sogni perduti, si insegue una speranza.

Il permesso – 48 ore fuori, film scritto con Giancarlo De Cataldo anche autore del soggetto, e Roberto Jannone, diretto ed interpretato da Claudio Amendola.

Le quattro vite dei personaggi sono diverse per età, estrazione sociale,  e per il loro passato.

Donato, Luca Argentero, un pugile sconfitto dalla vita, carattere oscuro e violento. Dedica le sue 48 ore alla ricerca della moglie, costretta a prostituirsi, da uomini che facevano parte del suo giro prima che lui finisse in galera, ma si troverà a doverla vendicare.

Claudio Amendola è Luigi, un uomo stanco, provato, che vorrebbe godersi il suo permesso di due giorni come un pensionato qualunque, ma si trova costretto a tirare fuori dai guai il figlio ventenne (Simone Liberati).

Valentina Bellè è Rossana, ragazza dell’alta borghesia finita in prigione dopo essere stata trovata in possesso di dieci chili di cocaina, viziata, fragile e ribelle, ha un rapporto conflittuale con la madre. Con la sua storia si intreccia quella di Angelo,

Giacomo Ferrara, giovane arrestato dopo una rapina ad un benzinaio. In prigione si sta specializzando in “giardinaggio” e, scontata la pena, vorrebbe aprire una cooperativa, con i suoi amici, i quali invece gli propongono una nuova rapina. L’incontro fra Rossana e Angelo, sarà risolutivo per entrambi.

Claudio Amendola per la seconda volta dietro la macchina da presa, racconta le vite dei quattro personaggi che seppur molto diverse tra loro, sono unite da un unico filo conduttore: L’amore.

Bellè e Ferrara, ci regalano la freschezza della loro giovane età, e la consapevolezza di poter ancora amare, anche se la loro estrazione sociale è differente.

Amendola è sempre una sicurezza sullo schermo, la sua professionalità è quella che siamo abituati a vedere da sempre ed è quella che apprezziamo e ci aspettiamo. Luca Argentero in questo film non ha molte battute, ma ciò che parla di lui e della sua storia è il suo corpo pieno di cicatrici,  i suoi muscoli tesi, il suo sguardo, triste, malinconico. In questo ruolo Argentero è una sorprendente scoperta, si allontana totalmente dall’ Argentero che siamo abituati a vedere, sorridente, pulito, e porta sullo schermo un uomo incazzato ed innamorato della propria donna con la quale ha vissuto l’unico momento di felicità.

Un film fatto con passione, con dedizione, con lealtà. Un film per il quale ci piace andare al cinema.

Il Permesso   – 48 ore fuori dal 30 Marzo al cinema.

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

 

Visto per Voi – Non è un paese per giovani

Al cinema dal 23 marzo “Non è un paese per giovani” è il nuovo film di Giovanni Veronesi ( regista di Manuale D’amore, Italians), si è ispirato al programma radiofonico che conduce su Radio Due.

Due giovani lavorano come camerieri decidono di partire per inseguire i loro sogni, destinazione Cuba, terra di cui non conoscono né la storia, né la rivoluzione, terra invece, in cui storia e rivoluzione sono presenti nell’aria.

Nel film, Sandro (Scicchitano) ha poco più di 20 anni, è gentile e insicuro e sogna di diventare uno scrittore.

Luciano (Anzaldo) è coraggioso e brillante, ma con uno strano lato oscuro. Sandro segue Luciano in un’avventura a Cuba, dove supportati dalla strampalata Nora ( bravissima Sara Seraiocco).

Provano ad aprire un ristorante sulla spiaggia che possa offrire ai propri clienti il wi.fi, ma Luciano viene sedotto da violenti incontri di boxe clandestini. La storia si evolverà entrando nella vita dei tre ragazzi. Nel film anche Sergio Rubini e Nino Frassica.

Un film che rivela la perdita di speranza di giovani di poter essere felici nel proprio paese, accanto ai propri affetti nella propria terra, e la dura ammissione che altrove si sta meglio, nonostante le difficoltà e le rinunce.

Le immagini, la fotografia sono accompagnate dalla colonna sonora di Giuliano Sangiorgi, con il quale Veronse aveva già collaborato.

Un film di denuncia con qualche cliché e di avventura insieme. Agli italiani che sono costretti ad andare all’ estero, non importa il luogo “basta un posto qualunque dove potersi sentire a casa”.

The Sun’s smile

Raffaela Anastasio