Universal (volevano stupirmi con effetti speciali…ci sono riusciti)

Qualche tempo fa quando mi chiesero:” Raf come mai hai deciso di intraprendere un percorso così arduo e complicato, fare l’attrice non è semplice”;
avevo solo 20  anni e la mia risposta fu:” perché voglio emozionare, come il cinema mi emoziona, voglio regalare un sorriso, una sensazione nuova, voglio regalare la mia anima ecco il perché”.
Ma avevano ragione non era facile bisognava aver talento nel donare emozioni e probabilmente quel talento non mi apparteneva, ma ho continuato a portare con me quella immensa passione.
Ora mi trovavo nel posto in cui tutto era cominciato.
I film che avevano fatto la storia del cinema internazionale, i grandi attori, avevano mosso i primi passi proprio in quei luoghi.
Gli Universal Studios.

Fondati il 30 aprile del 1912, da Carl Laemmle, immigrato ebreo tedesco, inizialmente proprietario di un negozio di stoffe. Gli Universal Studios, sono gli studi più antichi ancora in uso.
In quegli studi, in cui stavo per entrare, erano stati prodotti i capisaldi della storia del cinema come : Apollo 13, Jurassic Park,  E.T., Blues Brothers,  La Stangata, Lo Squalo e tanti altri.

Da buona turista cercai di immortalare ogni momento, anche il mio ingresso. Non ero più nella pelle.
Ero emozionatissima, eccitatissima, come i miei nipoti quando scartano i regali sotto l’albero a Natale.
Percorsi il tappeto rosso che mi guidò all’ingresso, dove fui accolta da delle simpatiche Hostess che mi consegnarono la piantina degli Studios.
Con la mia Crew i commenti si sprecavano, eravamo tutti molto presi da quello che appariva ai nostri occhi, un mondo nel mondo. Non so spiegare esattamente cosa stava scatenando in me quel posto, ma ero felice, estasiata.
Erano così tante le cose da vedere, non volevo perdermene nessuna.
Il mio viaggio in quel mondo incantato iniziò con la visione di uno spettacolo dell’orco buono, Shrek.
Prima di entrare nel teatro, bisognava attraversare piccoli vialetti con le case tipiche della palude dell’orco e ad indicarci l’ingresso c’erano dei folletti.
Non sapevo che cosa aspettarmi da quello spettacolo, ma poi mi accorsi che eravamo parte integrante dello Show, infatti eravamo in carrozza con gli orchi, volavamo con il drago, ci bagnavamo con gli sputi di ciuchino e ci riscaldavamo con le fiamme che fuoriuscivano dalla bocca del drago.
Esperienza in 4 D molto divertente.
“Un ottimo inizio” pensai, “chissà il resto”.
Il nostro tour continuò tenendo sempre d’occhio gli orari degli altri spettacoli. Intanto girovagavamo da un quartiere all’altro, da quello spagnolo a quello francese, dove i miei amici speravano di incontrare le ballerine di Can Can, ma rimasero delusi, a quello di Chicago anni 30′.

Iniziammo poi il vero tour, quello all’interno dei set cinematografici.
Un trenino semi aperto blu, una voce stridula che parlava in spagnolo, (avevamo sbagliato fila, ma Eugenio fu contento di ascoltare la guida in Spagnolo invece che in inglese) e partimmo  per il viaggio nella storia del cinema.

Lungo il percorso, erano esposte tutte le locandine originali dei film girati negli Studios. Entrammo all’interno di alcuni set dove stavano lavorando. Gli “addetti ai lavori” abituati a quell’ andirivieni ci salutarono carinamente. Visitammo i set dei film Western, quello della “Guerra dei Mondi” con Tom Cruise, “Il Grinch” con Jim Carrey, le case con giardino di “Disperate Housewife”, assistemmo anche ad una bellissima reinterpretazione del film di Hitchcock ” Psyco”, l’attore inseguì il trenino armato di coltello… veramente inquietante.

Il viaggio in quel mondo surreale continuò con la visita al set dello ” Squalo”, poi con la piena di un fiume, sembrava che l’acqua dalla cascata ci arrivasse direttamente addosso e poi ci ritrovammo immersi all’interno del film ” King Kong”. Il grande gorilla era alle prese con un T-rex, per difendere la sua donna e saltava da un lato all’altro del trenino, che sobbalzava come se il gorillone lo urtasse realmente.
  Ci ritrovammo poi, all’interno del garage di  Dominic Torretto, quando spari e sirene ci colsero di sorpresa e iniziammo a scappare più veloci che potevamo, con noi lo stesso Torretto, Letty e il mitico The Rock. Wow! Partecipammo ad ogni cambio di marcia,  ad ogni sterzata, ad ogni scontro. Spettacolare!

Il mio cuore esplodeva di gioia, di meraviglia, ecco, in realtà era alle prese con tante emozioni.
Finito il tour ebbi la fortuna di incontrare la donna più sensuale e triste del mondo la grande Marylin, che si concedeva ai suoi fan con sorrisi ed autografi.

Mi ritrovai immersa nell’antico regno egizio dove Faraoni e Mummie erano veramente impressionanti.
Entrai nel magico mondo di Harry Potter, il maghetto che aveva riscosso tanto successo con la sua saga. Grazie ad una scopa volante, mi condusse su laghi, all’interno di castelli, all’inseguimento di Draghi, per conseguire il mio brevetto da apprendista mago. Mi appassionai a quel mondo e vi rientrai anche una seconda volta. Mi diede una sensazione di libertà, non avevo  freni, ebbi proprio la sensazione di volare con Harry…che meraviglia!

Le emozioni si susseguirono senza sosta. Ebbi la fortuna di assistere all’addestramento di uno dei dinosauri di Jurassic World, ebbi l’onore di conoscere e fotografare Optimum Prime.

 Catapultati da un mondo fantastico ad un altro, ci ritrovammo poi nel mondo acquatico di ” Water World”, lo show pazzesco e divertente. Stuntman che saltavano da una piattaforma all’altra con estrema disinvoltura. Colpi di pistola e di cannone. Tuffi da altezze impressionanti…acrobazie con moto d’acqua pazzesche, che creavano piccole onde, che spesso finivano per bagnare le prime file degli spettatori ignari.

Lo spettacolo mi lasciò senza fiato. La mia ammirazione verso quegli artisti era immensa, totale. Ad essere sincera una riflessione rapida andò anche ad alcuni dei ” pseudo artisti italiani”….ma come ho detto fu rapida.

Poi ancora: gli effetti speciali, uomini in fiamme, uomini volanti, i mitici Simpson…
Ero senza più parole per descrivere ciò che stavo vivendo in quei momenti… probabilmente neanche esistono le giuste parole.
Non ebbi il tempo di meravigliarmi per uno spettacolo, che un altro mi impressionava ancora di più.
Quella giornata volò via come un Pteranodon nei cieli disegnati nei racconti di Michael Crichton.
Le sensazioni provate erano ” varie ed eventuali”. Il mio entusiasmo non aveva pari.
Quella giornata così intensa volse al termine troppo presto. Non ero stanca, più vedevo più avevo voglia di vedere, un po’ come i pop-corn, più ne mangi più ne vuoi non ti poni un limite…
quella giornata doveva finire così…

Con pop- corn e la follia nei miei occhi, alla ricerca di un taxi per rientrare nel mondo reale ad Hollywood.

Raf
Dont’ forget to smile

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